Il presidente, Mustafa Hajraoui, e il segretario generale, AbdAllah Massimo Cozzolino, della Confederazione Islamica Italiana hanno partecipato, sabato 8 luglio 2017, ad un incontro interreligioso presso la Casa Circondariale di Terni con un folto gruppo di detenuti.
Alle ore 8.30 la delegazione del direttivo della CII, insieme con l’imam Mimoun El Hachimi, è stata accolta all’ingresso del carcere dal Commissario della Polizia Penitenziaria, Fabio Gallo.
All’interno della Casa Circondariale di Terni, dove è stato realizzato un luogo di culto islamico, l’imam Mimoun El Hachimi ha da tempo avviato un’importante attività di assistenza religiosa a favore dei detenuti di fede islamica in un clima di convivenza, di integrazione e soprattutto di non separazione. I detenuti stranieri, che per lo più risultano privi di una dimensione affettiva, vengono coinvolti in un percorso religioso e culturale che eviti situazioni di solitudine, di ripiegamento, di depressione e di aggressività. La dimensione religiosa per la maggioranza dei detenuti costituisce l’elemento coesivo e unificante le forme del loro patrimonio culturale e dei suoi simboli.
La direttrice della Casa Circondariale, dott.ssa Chiara Pellegrino, in un’ottica di pluralismo religioso, ha posto particolare attenzione a tutte quelle misure che mirino al rispetto delle diverse sensibilità religiose dei detenuti, riconoscendo il valore positivo che il credo, le pratiche e i legami religiosi possono avere per i percorsi riabilitativi.
La discussione con i detenuti sugli aspetti delicati di una vera integrazione è risultata vivace e appassionata e si è conclusa con il condiviso proposito di ripetere l’iniziativa in futuro, affrontando le specifiche questioni tematiche che vengono richieste dai detenuti.
Hanno partecipato all’incontro il Comandante della Polizia Penitenziario, Fabio Gallo, il Presidente della Federazione Islamica dell’Umbria, Chafiq Eloqayly, il Presidente dell’Associazione Anziani e immigrati per l’integrazione, On. Mario Andrea Bartolini, e l’imam El Hachimi.