(Foto di repertorio)
Domenica 19 luglio 2020, in ottemperanza al DPCM 26 aprile 2020 (GU n.108 del 27.04.2020), si è riunito mediante mezzi di telecomunicazione (App Zoom), l’assemblea ordinaria della CII, a cui hanno partecipato tutti i presidenti ed i delegati delle Federazioni islamiche regionali.
Nel corso della riunione, l’assemblea ha preso visione e approvato i bilanci della CII, bilancio consuntivo 2019 e bilancio preventivo 2020, respingendo categoricamente le false e deplorevoli accuse che ancora circolano sul web, volte a screditare e attentare alla serietà e onestà del Presidente Mustapha Hajraoui e dell’intero Consiglio direttivo.
Le accuse, assolutamente prive del benché minimo ancoraggio ai fatti, sono confutate dalla posizione chiara e coerente della CII che ha il compito di rappresentare unitariamente, tutelare e coordinare attraverso le Federazione Islamiche, le tante Associazioni religiose islamiche, nonché i loro iscritti, ai fini dell’interlocuzione con le istituzioni italiane.
L’assemblea generale dei soci, composta da 45 delegati, in rappresentanza delle Associazioni islamiche aderenti, ha rieletto democraticamente il presidente Mustapha Hajraoui, in segno di rinnovata fiducia e affetto, oltre che di normalità e continuità con l’impegno pubblico di responsabilità assunto dalla CII nei confronti dei musulmani e dell’Islam d’Italia.
Sorprende e amareggia l’attività incessante di chi, da “imam/blogger”, semina odio e violenza sulla rete web, tradendo ai compiti di equilibrio e di moderazione che dovrebbero connotare coloro che sono alla guida della comunità islamica.
Piuttosto che alimentare inutili e viziose polemiche, al fine di inseguire la visibilità, di cui non abbiamo bisogno, invitiamo chi si prodiga in chiassose e scomposte divagazioni sui social, a lavorare con serietà, concretezza e consapevolezza, per la Comunità islamica e per il nostro Paese, l’Italia, dinanzi alle nuove, complesse e dure prove.
La CII è impegnata ad affrontare in modo unitario le sfide e le prove essenziali per il riconoscimento giuridico come ente di culto da parte dello Stato, coerentemente con la propria missione che non è opera di navigatori solitari, ma progetto condiviso della comunità islamica, in tutte le sue multiformi espressioni, per il bene comune di tutti.
Il progetto, di qualsiasi natura, è “un gettare in avanti” per dare senso nuovo a ciò che si ha e si è, per ottenere con pazienza ciò che non si ha e per essere quello che ancora non si è.
Questo è il “progetto” della CII.
Chiediamo ad Allah ﷻ di sostenerci nel nostro impegno e di perdonarci dei nostri errori!
(Segretario generale della CII)