Mostra: il Profeta Abramo, Pace su di lui, e la nascita dell’Io

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In un contesto storico di grandi cambiamenti come quello nostro, dove una civiltà edificata sui valori cristiani sta crollando davanti ai nostri occhi, provocando lo sgomento di tanti, vale la pena tornare sulla figura del Profeta Abramo, pace su di lui, che rappresenta la modalità con cui il Mistero ha voluto salvare l’uomo. 

In questo modo risulta evidente che Dio ha puntato tutto sul rapporto con il Profeta, Abramo, pace su di lui, e sulla sua libertà, tralasciando ogni calcolo geopolitico. Infatti sembrerebbe “più intelligente” scegliere il figlio di qualche imperatore per rivelare il disegno divino a tutta l’umanità. Chi avrebbe fatto una mossa così per arrivare a tutti? Chi oggi agirebbe in questo modo?

Con la figura del Profeta Abramo, pace su di lui, si identifica la nascita dell’io. E oggi più che mai sentiamo l’urgenza di questa rinascita della persona. Se il cuore dell’uomo non ritorna a battere, a desiderare, a rimettersi in gioco nelle difficoltà quotidiane sarà inutile ogni tentativo di riuscita e soluzione, perché si useranno sempre logiche di potere e strategie che riducono l’uomo e l’ampiezza del suo desiderio più vero.

 

 

Il Presidente della Federazione Islamica delle Marche, Hichem Rachdi: “il terrorismo non ha religione”

Simboli e valori religiosi VS libertà di espressione?

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Seconda Università degli Studi di Napoli

Dipartimento di Giurisprudenza

È la mattina del 7 gennaio quando a Parigi la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo viene decimata da due francesi al grido di “Allah Akbar“. La reazione immediata dell’occidente tutto è solidarizzare in massa: “je suis Charlie”. Nel Dipartimento di Giurisprudenza della SUN però, piuttosto che limitarsi a condividere un’immagine su un social network, si preferisce gettare le basi per un confronto importante sugli sconvolgimenti recenti. La data scelta è il 5 febbraio, giorno per il quale è programmato al Palazzo Melzi di Santa Maria Capua Vetere il convegno dal titolo piuttosto esplicativo: “Simboli e valori religiosi vs. libertà di espressione? I rischi di una guerra tra civiltà: a margine del caso Charlie Hebdo”. Ad organizzare il dibattito in tempo record (meno di trenta giorni dopo l’attacco terroristico) sono le cattedre di Diritto ecclesiastico, Diritto interculturale e delle religioni, Diritti confessionali e Diritto canonico.