Come può un assassino compiere questi atti in nome di Allah, senza rendersi conto che la vita è sacrosanta e che le sue azioni non solo non hanno nessun diritto giuridico, morale o divino, ma oltraggiano il Profeta e la religione nel cui nome quella persona dichiara di agire, molto più di quanto possa fare una vignetta offensiva.
Da musulmano e da uomo che ama e rispetta i propri e i valori degli altri capisco il malcontento, la rabbia e il dolore che può provare un musulmano quando il nostro amatissimo profeta Muhammad ﷺ viene rappresentato in modo irrispettoso o addirittura offensivo. Questo sentimento deriva dal rapporto sensibile che noi musulmani abbiamo con il nostro profeta: si tratta di un amore immenso, legato alla sua storia e ai grandi valori che ci ha insegnato, come amare Dio senza associargli alcun’altra divinità, essere solidale con il prossimo, curare e custodire la famiglia, rispettare gli anziani, amare i piccoli.
Muhammad ﷺ ci ha invitato a praticare il bene verso ogni creatura; ha difeso e valorizzato la donna, come l’altra metà della società; ha raccomandato l’uguaglianza, ha stabilito doveri e i diritti di ogni individuo all’interno della società, oltre che a rispettare le usanze, culture e religioni degli altri; tutto questo lo ha fatto in un periodo storico in cui questi concetti erano impensabili.