In questi giorni, grazie ad una sempre più crescente sensibilità mediatica, siamo tornati a parlare di un tema che sembrava non preoccupare molto la comunità internazionale. Alla notizia, inizialmente, non era stato dato particolare rilievo sociale, ancor meno istituzionale, forse perché si tratta di uno dei Paesi più influenti al mondo o forse perché il nostro sdegno lo misuriamo inconsapevolmente a seconda della distanza che si frappone tra la nostra confort-zone e la tragedia, oppure perché insomma, ne succedono tante di cose al mondo, cosa c’entriamo noi con loro. Forse l’una, forse l’altra, forse entrambe o nessuna di queste ipotesi, resta il fatto che per l’estrema gravità della loro condizione odierna, la situazione degli Uiguri avrebbe potuto avere più rilievo.