الحَمْدُ للهِ domenica 25 marzo 2018, si è svolta una bellissima e riuscitissima iniziativa del Centro Culturale Islamico Al Huda Jesi – Federazione Islamica delle Marche – con il patrocinio del Comune di Jesi ed in collaborazione con altre associazioni presenti sul territorio:
“Un pallone per la pace, insieme per vivere meglio”.
Al-ḥamdu lillāh tante domande e tante risposte. Bambini curiosi che hanno partecipato con interesse all’iniziativa promossa dal centro culturale islamico di Jesi “Al Huda” in collaborazione con la Polizia Locale cittadina.
Imparare le regole della circolazione, a piedi o in bicicletta, in due incontri, il 21 e il 22 ottobre, alla presenza dalla comandante Liliana Rovaldi – accompagnata dall’agente coordinatore Francesca Mencarelli– grazie alla collaborazione con il presidente Wahbi Youssef. Quattro turni complessivi di tre quarti d’ora ciascuno nella sede del centro di via Erbarella, ai quali hanno partecipato tanti bambini che frequentano elementari e medie, e la scuola “Al Huda”.
«Per me – ha detto al termine del primo incontro la comandante Rovaldi – è un’esperienzabellissima. Non era mai accaduto che venissi in un centro islamico, non l’ho deciso io, e questa è una cosa fondamentale, sono stata invitata a condividere con i bambini le regole sociali, di buona convivenza e del comportamento relativo al codice della strada. Una condivisione sociale e civile. Questo significa che si cammina verso l’integrazione, c’è la volontà di vivere insieme condividendo le regole che esistono».
«Certamente, per me è stato un onore venire qui. Noi siamo abituati a fare educazione stradale nelle scuole ma essere chiamata, io donna, per trasmettere qualcosa, è fondamentale. Come anche il rispetto per la divisa, per fare capire che non è una cosa negativa ma la stessa è un’amica per chi si comporta conformemente alle regole».
<<Nell’augurare un buon percorso di studio ai frequentanti – ha commentato il coordinatore Youssef Wahbi – colgo l’occasione per ribadire la volontà e la disponibilità da parte della nostra associazione a collaborare con la scuola e con quanti si occupano di istruzione e formazione anche per raggiungere quelle categorie che sono più in difficoltà>>
“Proteggiamo i nostri figli, questa è la loro terra”
Con queste parole il presidente del Centro Islamico di Jesi Wahbi Youssef ha concluso il suo intervento in Piazza della Repubblica al termine del Corte per la Pace ‘contro tutti i terrorismi’ organizzato dopo i fatti di Barcellona della settimana scorsa.
L’orario insolito, e sicuramente il gran caldo, ha tenuto lontana parecchia gente ma come ha sostenuto il vescovo di Jesi don Gerardo Rocconi “non è importante se si è tanti o pochi; è importante che questa sera ci si sia messa la faccia, è importante essere venuti allo scoperto e si sia detto chiaro e tondo senza paura quello che si pensa”. Il vescovo ha anche citato le parole del profeta Ezechiele: “toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di carne”.
Il corte partito dall’Arco Clementino ha visto la presenza di circa 300 persone. C’erano molte associazioni, partiti politici, rappresentanti delle istituzioni locali, giovani, donne, gente comune.