Simboli e valori religiosi VS libertà di espressione?

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Seconda Università degli Studi di Napoli

Dipartimento di Giurisprudenza

È la mattina del 7 gennaio quando a Parigi la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo viene decimata da due francesi al grido di “Allah Akbar“. La reazione immediata dell’occidente tutto è solidarizzare in massa: “je suis Charlie”. Nel Dipartimento di Giurisprudenza della SUN però, piuttosto che limitarsi a condividere un’immagine su un social network, si preferisce gettare le basi per un confronto importante sugli sconvolgimenti recenti. La data scelta è il 5 febbraio, giorno per il quale è programmato al Palazzo Melzi di Santa Maria Capua Vetere il convegno dal titolo piuttosto esplicativo: “Simboli e valori religiosi vs. libertà di espressione? I rischi di una guerra tra civiltà: a margine del caso Charlie Hebdo”. Ad organizzare il dibattito in tempo record (meno di trenta giorni dopo l’attacco terroristico) sono le cattedre di Diritto ecclesiastico, Diritto interculturale e delle religioni, Diritti confessionali e Diritto canonico.

“Abbattiamo i muri e costruiamo insieme ponti, per un cammino di pace e convivenza” – Castelvolturno (CE) 29 novembre 2014

Volantino

Giornata di confronto e di dialogo per condannare apertamente qualsiasi forma di violenza e di sopraffazione

La giornata di dialogo siamo sicuri abbia offerto l’occasione per discutere su come favorire un più organico processo d’integrazione degli immigrati nel contesto politico e sociale della città, ma anche per stimolare dinamiche di incontro e di confronto tra cittadini gravanti in uno stesso territorio ma, spesso, lontani gli uni dagli altri. Lo scopo dell’iniziativa è stato di favorire un momento di confronto, di scambio e di dialogo con i rappresentanti della Chiesa e delle istituzioni locali per favorire l’inserimento nella società italiana dei migranti, evitando forme di emarginazione e di possibili deviazioni sociali e seguendo un percorso che contempli, in modo inscindibile, i valori religiosi dell’Islam con il rispetto assoluto dei doveri di cittadinanza.

Attraverso tali iniziative la Federazione Islamica della Campania intende contribuire alla promozione di un processo d’integrazione dei migranti facendo leva sul bagaglio di ricchezze culturali, linguistiche e formative di cui essi stessi sono portatori.

La nostra fede è in Dio, nel Suo sostegno confidiamo in questo nostro cammino, accompagnati dalla buona volontà di tutti.