Alla Casa della cultura di Palmi (Rc), il 5 dicembre 2019, si è tenuto un importante convegno promosso dalla Questura di Reggio Calabria su ‘’La coesistenza tra diversi: conoscere l’altro per abbattere i pregiudizi’’, nell’ambito del progetto ‘A-NDRANGHETA, PROGETTIAMO UNA CITTÀ SENZA CRIMINE.
Oltre al Questore di Reggio Calabria, dott. Maurizio Vallone e agli organizzatori, il Vicequestore aggiunto e dirigente del commissariato di Palmi, dott. Francesco Muraca e il Vicedirigente del Commissariato di Palmi, dott.ssa Marica Mele, sono intervenuti i rappresentanti delle tre religioni monoteiste: il Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, Mons. Francesco Milito, il Rabbino di Napoli e Rabbino Capo delle comunità Ebraiche del Mezzogiorno, Rav Ariel Finzi, e il Segretario della Federazione Islamica di Reggio Calabria, dott. Abdel Hamid Tanan.
Il progetto ‘‘A-ndrangheta, Progettiamo una città senza crimine” avrà una durata biennale e ha già coinvolte oltre 10000 ragazzi di età compresa tra 16 e i 17 anni delle scuole secondarie di secondo grado degli istituti scolastici della provincia di Reggio Calabria.
Il progetto prevede il coinvolgimento di 32 istituti scolastici, 64 docenti e 128 studenti interessati quali referenti delle scuole, 32 Tutor della Polizia di Stato, e 480 esperti che hanno partecipato agli incontri organizzati tra la Polizia di Stato e gli studenti, che si svolgeranno nei primi sei mesi dell’anno, e che verteranno sulle materie: bullismo, i reati informatici e la violenze tra i giovani; violenza di genere; criminalità organizzata; droga, l’alcool e la ludopatia e per la sicurezza stradale e ferroviaria; coesistenza tra diversi. Il progetto è realizzato con la partecipazione della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, della Prefettura di Reggio Calabria, del Consiglio Regionale della Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, della Magistratura del distretto di Corte d’Appello di Reggio Calabria, del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, del direttore generale MIUR Calabria, del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, di Libera contro le mafie e dell’osservatorio regionale sulla violenza di genere.