L’uomo si lamenta, accusa, contesta, ironizza, rimpiange, si chiede, ma soprattutto si interroga con una forma di domanda alla quale quando anche risponde, non esaurisce quel bisogno di interrogarsi.
Solo Allah (SWA) risponde destando meraviglia, con la parola creatrice, ripercorrendo la parola originaria, con cui ogni cosa è stata creata cioè chiamata ad essere.
Dal ritorno alla parola che crea, può cominciare il capire muto dell’uomo.
Il limite della risposta dell’uomo inoltra la coscienza verso un chiedersi oltrepassante che si proietta nel tempo e dentro la forza intensa del dialogo