Il 30 gennaio 2018 è stato siglato, tra il presidente dell’Agenzia territoriale per la casa (Atc) del Piemonte Centrale, Marcello Mazzù e il presidente della Federazione Islamica del Piemonte, Mustapha Hajraoui, un protocollo d’intesa per promuovere il dialogo tra l’Agenzia e le famiglie di confessione islamica che vivono all’interno delle case popolari.
La Federazione Regionale Islamica del Piemonte è un’associazione anche di promozione sociale, costituita con atto pubblico del 19 febbraio 2016, che comprende tra le finalità del suo statuto, l’incremento del dialogo interculturale e sociale, la lotta alla emarginazione sociale, la rappresentanza della comunità islamica nei confronti delle istituzioni. Fa capo alla Confederazione Islamica nazionale che, nel febbraio dello scorso anno, ha sottoscritto il “Patto nazionale per un Islam italiano”, con le medesime finalità, con il Ministero dell’Interno.
L’obiettivo è quello di una reciproca collaborazione all’insegna dei valori del dialogo interculturale, dell’integrazione sociale, del rispetto delle persone e della tutela dei bisognosi. E non a caso la sottoscrizione avviene con un’associazione che rappresenta la comunità più numerosa tra i cittadini stranieri che vivono nel patrimonio amministrato da Atc (30mila appartamenti tra Torino e provincia). Oggi la percentuale di famiglie straniere che vivono in una casa Atc è del 17%; di queste, più della metà proviene da paesi di lingua araba (41.9% Marocco, 10.2% Tunisia, 4.8% Egitto, seguiti da Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Ghana).
“Atc e la Federazione – si legge nel documento – si impegnano ad agevolare percorsi di comunicazione, di conoscenza e di condivisione delle regole di convivenza e di uso degli alloggi sociali”. Più concretamente, l’impegno è di individuare insieme modalità di comunicazione che rendano più semplice l’accesso alle informazioni da parte degli assegnatari provenienti dai paesi di lingua araba. La Federazione si rende disponibile a tradurre in lingua araba regolamenti e atti amministrativi di carattere generale di interesse degli assegnatari e portare a conoscenza dell’Agenzia situazioni ove siano necessari interventi di mediazione dovuti ad aspetti culturali o di lingua.
«Si tratta del primo esempio di protocollo di questo tipo per un ente che gestisce edilizia pubblica – spiega il presidente Mazzù – e sono certo che la collaborazione, per la quale ringrazio sin d’ora la Federazione Islamica – sarà utile ad Atc nello svolgimento dei suoi compiti istituzionali e, nel contempo, consentirà agli assegnatari di conoscere meglio i diritti e di doveri di cui sono titolari».