Il martedì 27/06/2017, si è tenuto il tavolo lombardo per il dialogo con le Comunità islamiche, presso la prefettura di Milano.
Al tavolo erano presenti :
Coreis- UCOII- Forum islamici laici- FIL- e rappresentanti dell’Associazione senegalese dei muridi.
I lavori sono iniziati con i saluti del Prefetto di Milano, la quale ha espresso il desiderio di replicare l’esperienza di Roma, nel territorio Lombardo, e augura che vengano istituiti tavoli simili a livello di ogni città lombarda.
Dopo, Paolo Naso ha illustrato l’evoluzione dell’Islam in Italia, dai primi flussi immigratori fino al patto per l’Islam firmato, nel febbraio 2017, a Roma, criticità e aspettative.
Dopo è passata la parola ai presidenti delle rappresentanze islamiche presenti per esprimere le loro esigenze:
Il Coreis ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e il suo impatto sui rapporti tra le istituzioni e le varie comunità, manifestando il desiderio che si tramuti in qualcosa di più concreto e non solo in un altro patto e/o intesa.
Il Forum islamici laici ha ribadito l’importanza della costituzione di un albo prefettizio delle associazioni islamiche presso le varie prefetture; ciò permetterebbe un filtro migliore delle associazioni e un maggior controllo dei requisiti e delle attività. Inoltre, ha sottolineato le diversità nello scenario islamico e la necessità di valorizzare le correnti più moderate ( gli islamici laici).
Le altre rappresentanze hanno sottolineato l’importanza di avere un luogo di culto e, indirettamente, il loro primato nell’aver costruito la prima moschea nel proprio distretto, riducendo le problematiche legate alla mancanza di luoghi di culto.
La FIL ha proposto la costituzione di una consulta per l’Islam che dovrebbe affiancare quella tecnica creata dal ministero dell’Interno. Questa consulta deve essere composta da giurisesperti musulmani per fornire consulenza religiosa.
A chiudere i lavori è stato il sottosegretario che ha ringraziato i presenti e ha sottolineato come questo tavolo volesse essere uno spazio dedicato al dialogo Islam- Stato e non potesse essere aperto a tutte le realtà presenti sul territorio. Inoltre, ha affermato che le rappresentanze islamiche presenti oggi sono state scelte in base a requisiti e criteri stabiliti dal ministero dell’Interno. Detto ciò, si aspetta che questa iniziativa abbia un seguito e che si riesca a raggiungere un altro traguardo.
Noura Amzil
(Direttivo Federazione Islamica della Lombardia)